"Nostalgica e retrò, soffusa di una luce bianca ed accecante, la Barcellona di Pina Chiarandà è sicuramente originale e fuori dagli schemi, lontana dai prepotenti colori che solitamente invadono i ritratti della capitale catalana.
Rende omaggio ad Antoni Gaudì scegliendo le sue costruzioni come oggetto privilegiato dei propri scatti: ne accentua la bellezza degli esterni con vertiginose inquadrature, concede frammenti interni esaltandone la struttura architettonica.
Le fotografie di Pina Chiarandà si concentrano in un gioco di dinamismo e stasi: la macchina è ferma, protesa spesso verso l'alto a carpire l’irregolarità, sinuosa e geniale di scale, volte e colonne.
Nel contrasto accentuato dal bianco e nero, la luce diviene protagonista: penetra dalle vetrate della Sagrada Familia, creando artifici luminescenti, fa capolino dal loggiato di Parco Güell, timida e insicura, illumina i tortuosi gradini della Pedrera.
Barcellona rimane sospesa nel tempo, incompleta come le opere che la rappresentano, velata di una malinconia che le appartiene, nonostante il fragore che la accompagna quotidianamente: con la sua visione intima e discreta di questa metropoli, Pina Chiarandà fa emergere nei suoi scatti l'anima più profonda della capitale catalana, immortalandone il viso senza trucco, secondo la sua filosofia di fotografa."